.


Sito ufficiale del Coordinamento Trans Sylvia Rivera

I fondamenti del Coordinamento Trans Sylvia Rivera sono i seguenti:
diritti civili, diritti umani, autodeterminazione, laicità, antirazzismo, antifascismo


martedì 29 dicembre 2009

SFREGIATA LA FOTO DELLA IMMACOLATA CONCEZIONE DELLA MOSTRA SULLA VISIBILITA' TRANS "GENERI DI PRIMA NECESSITA'"

.
Comunicato Stampa

Sfregiata la foto della Immacolata concezione della mostra sulla visibilità trans "Generi di prima necessità'" in esposizione in via Lagrange a Torino

Una svastica e una croce celtica sulla foto della Immacolata concezione. Un atto vigliacco e inutile i cui responsabilli speriamo siano accertati, ma che arriva dopo le parole del capogruppo del PdL Ravello e la polemica scatenata dalla destra. Sarà un caso che proprio quella foto sia stata presa di mira? Sarà un caso che siano stati usati dei simboli nazi-fascisti? Crediamo che esistano responsabilità politiche, ma delle quali nessuno risponderà, ovviamente...
Questo gesto si ascrive in un clima di odio e intolleranza verso le persone transessuali che pervade il nostro Paese. La sconfortante sequela del caso Marrazzo, il suicidio nel CIE, il ritrovamento del cadavere ai bordi del Tevere, il modo in cui la politica e alcuni media trattano questi argomenti... Noi la consideriamo un'emergenza civile, una tragedia che avviene nel silenzio generale perché tanto le persone trans sono considerate cittadini di serie Z, emarginati/e che si meritano ciò che accade loro. Non abbiamo molti strumenti per fermare questa mattanza, ma continueremo a presidiare coi nostri corpi e con le nostre coscienze affinché non succeda più.

Ufficio Stampa
Coordinamento Torino Pride LGBT
Il curatore della mostra Christian Ballarin
.

Le foto dell'opera sfregiata

.............

ultimo aggiornamento 30.12.2009 ore 00.15
.
.

lunedì 28 dicembre 2009

COMUNICATI STAMPA

.
> 04.01.2010 MINACCE AL FOTOGRAFO DELLA MOSTRA "GENERI DI PRIMA NECESSITA'" - COORDINAMENTO TORINO PRIDE LGBT

> 29.12.2009 SFREGIATA LA FOTO DELLA IMMACOLATA CONCEZIONE DELLA MOSTRA SULLA VISIBILITA' TRANS "GENERI DI PRIMA NECESSITA'" IN ESPOSIZIONE IN VIA LAGRANGE A TORINO - COORDINAMENTO TORINO PRIDE LGBT

> 28.12.2009 I TROPPI OMICIDI TRANS IN ITALIA - MIT





I TROPPI OMICIDI TRANS IN ITALIA

.
Comunicato Stampa

I TROPPI OMICIDI TRANS IN ITALIA

Non vogliamo più correre dietro alle assurdità di questo sistema, non vogliamo più rispondere con comunicati e dichiarazioni ai tanti e troppi omicidi di transessuali perpetrati in Italia, non vogliamo farlo perché ci sembra oramai una litania senza senso. Anche se continuiamo a farli, ci rendiamo conto che i comunicati non servono più a nulla. Quello che succede in Italia è troppo per essere ignorato, è troppo per essere tollerato, è semplicemente ignobile...è assurdo!
E´ troppo per essere riportato nel solito scontato comunicato stampa. Da un po´ di tempo il MIT rivolge un chiaro, secco e irrevocabile atto di accusa ai responsabili, mandanti politici di questi omicidi da ricercare nei rappresentanti, nei sostenitori dell´attuale quadro politico e anche nell´espressione di una chiesa bigotta e reazionaria. Quello nel CIE di Milano come quello di Brenda, e dell´altra sorella
ritrovata cadavere a Roma è omicidio. E noi non resteremo in silenzio!

Il MIT
http://www.mit-italia.it/
.
.

martedì 22 dicembre 2009

LEX 164/82

.

Legge 164 del 14 aprile 1982

Art. 1
La rettificazione si fa in forza di sentenza del tribunale passata in giudicato che attribuisca ad una persona sesso diverso da quello enunciato nell'atto di nascita a seguito di intervenute modificazioni dei caratteri sessuali. (*)

Art. 2
La domanda di rettificazione di attribuzione di sesso di cui all'articolo 1 è proposta con ricorso al tribunale del luogo dove ha residenza l'attore.
Il presidente del tribunale designa il giudice istruttore e fissa con decreto la data per la trattazione del ricorso e il termine per la notificazione al coniuge e ai figli.
Al giudizio partecipa il pubblico ministero ai sensi dell´articolo 70 del codice di procedura civile.
Quando è necessario, il giudice istruttore dispone con ordinanza l'acquisizione di consulenza intesa ad accertare le condizioni psico-sessuali dell'interessato.
Con la sentenza che accoglie la domanda di rettificazione di attribuzione di sesso il tribunale ordina all'ufficiale di stato civile del comune dove fu compilato l'atto di nascita di effettuare la rettificazione nel relativo registro.

Art. 3
Il tribunale, quando risulta necessario un adeguamento dei caratteri sessuali da realizzare mediante trattamento medico-chirurgico, lo autorizza con sentenza.
In tal caso il tribunale, accertata la effettuazione del trattamento autorizzato, dispone la rettificazione in camera di consiglio.

Art. 4
La sentenza di rettificazione di attribuzione di sesso non ha effetto retroattivo.
Essa provoca lo scioglimento del matrimonio o la cessazione degli effetti civili conseguenti alla trascrizione del matrimonio celebrato con rito religioso. Si applicano le disposizioni del codice civile e della legge 1° dicembre 1970 n. 898 e successive modificazioni.

Art. 5
Le attestazioni di stato civile riferite a persona della quale sia stata giudizialmente rettificata l'attribuzione di sesso sono rilasciate con la sola indicazione del nuovo sesso e nome.

Art. 6
Nel caso che alla data di entrata in vigore della presente legge l'attore si sia già sottoposto a trattamento medico-chirurgico di adeguamento del sesso, il ricorso di cui al primo comma dell'articolo 2 deve essere proposto, entro il termine di un anno dalla data suddetta.

Art. 7
L'accoglimento della domanda di rettificazione di attribuzione di sesso estingue i reati cui abbia eventualmente dato luogo il trattamento medico-chirurgico di cui all'articolo precedente.



* * *



(*)
articolo modificato con D.P.R. n. 396/2000 art. 110, comma 4: " All'articolo 1 della legge 14 aprile 1982 n. 164, sono soppresse le parole "di cui all'articolo 454 del codice civile" e "anche".
Precedente: "Art.1 - La rettificazione di cui all´articolo 454 del codice civile si fa anche in forza di sentenza del tribunale passata in giudicato che attribuisca ad una persona sesso diverso da quello enunciato nell'atto di nascita a seguito di intervenute modificazioni dei suoi caratteri sessuali".


AVVERTENZA
I testi delle leggi e delle sentenze riportati non hanno alcun carattere di ufficialità.
Gli unici testi ufficiali sono quelli pubblicati in gazzetta ufficiale
.
.

lunedì 21 dicembre 2009

AGENDA

.
> 11.02/14.02.2010 ROMA: MOSTRA -
GENERI DI PRIMA NECESSITA'
> 11.02.2010 LA TRATTA DELLE PERSONE
TRANSGENDER IL NON DETTO II° CONVEGNO
> 03.02.2010 ASSEMBLEA CON PORPORA MARCASCIANO
> 27.01.2010 VISTO DALLA STRADA
> 20.11/31.12.2009 MOSTRA FOTOGRAFICA - GENERI DI PRIMA NECESSITA'
.
.










MOSTRA FOTOGRAFICA - GENERI DI PRIMA NECESSITA'

.
Mostra fotografica sulla visibilità trans

Allestimento in esterno per la lunghezza di via Lagrange a Torino.
Un'iniziativa a cura del Circolo Maurice.
Fotografie di Antonio Fontana.

Inizio: venerdì 20 novembre 2009 alle ore 18.00
Fine: giovedì 31 dicembre 2009 alle ore 18.00
Luogo: Via Lagrange - Torino






http://www.facebook.com/group.php?v=wall&gid=89250916507#/event.php?eid=320132945284&index=1



mercoledì 16 dicembre 2009

CHI SIAMO


Coordinamento Trans Sylvia Rivera


MIT Movimento di Identità Transessuale

Il MIT è un’associazione di volontariato che si occupa della difesa dei diritti delle persone transessuali, travestiti e transgender con sede in Bologna, Via Polese 15. Ha sedi in Toscana e Campania.
– Membro dell’ONIG (Osservatorio Nazionale Identità di Genere)
– Membro del World Professional Ass. for Transgender Health, il più importante ed accreditato centro mondiale di ricerche e studi sull’identità di genere.
– Membro dell’osservatorio nazionale sulla prostituzione del Ministero degli Interni

Progetti e iniziative:
– Gestisce un importante Centro di Documentazione con iniziative correlate
– Consultorio per la salute delle persone transessuali gestito dall’Associazione con convenzioni tra Regione Emilia Romagna e ASL.
– Sportello CGIL e sportello CGIL­ Nuovi Diritti
– progetti di riduzione del danno nel mondo della proostituzione del Comune di Bologna che il MIT coordina.
– L’assistenza in carcere.
– progetto promosso dalla Regione Emilia Romagna per la creazione di impresa e l’inserimento lavorativo per cittadini trans
– Progetto con Comunità Europea e della Regione Regione Emilia Romagna perl l’avviamento al lavoro delle persone trans
– Progetto EQUAL sulle pari opportunità contro le discriminazioni, in collaborazione con Università di Parma, Azienda USL di Bologna, ARCI regionale, Coming­OUT, Consorzio Servizi di Ravenna, ECIPAR, con la realizzazione di una indagine tra gli imprenditori sulla discriminazione delle persone Transessuali nel lavoro, un video promosso nelle sei nazioni partner (Portogallo, Francia, Ungheria, Svezia, Austria), corso per operatori di strada Trans e non, corso di formazione per l’avviamento di impresa.


CIRCOLO PINK

Il Circolo Pink Gay Lesbiche Transessuali Bisessuali Eterosessuali ­ Diritti Umani e Cittadinanza Verona, con sede in Via Scrimiari, 7a a Verona, è una Associazione culturale e di promozione sociale non a scopo di lucro.

Progetti e iniziative:
– Sportello di accoglienza e informazione per le persone transessuali.


GRUPPO LUNA

Il Gruppo Luna e’ un gruppo, costituito all’interno del Circolo Culturale Maurice a Torino, per transessuali, travestiti, transgender (per brevità “T*”) e persone interessate o coinvolte in tali tematiche (parenti, amici, partner…)
– occasioni d’incontro; gruppi di auto­aiuto
– divulgazione di informazioni su date&luoghi di seminari, convegni, ecc.
– informazioni mediche/legali/endocrinologiche/ estetiche
– organizzazione di manifestazioni / feste / convegni ecc.
– azione di sensibilizzazione dell’opinione pubblica;
– azione politica / di collaborazione con le istituzioni locali;

Prossimamente:

– convenzioni agevolate per i suoi soci con strutture medico­estetiche.


.

Piattaforma per i diritti delle persone Transgender

.
1) Revisione della Legge 164/82 sul cambiamento di sesso:

1) la legge deve consentire la modifica dei dati anagrafici anche ai soggetti che non effettuano la riattribuzione chirurgica del sesso (RCS).

2) riduzione significativa dei costi delle procedure medico-legali.

1) bis

In attesa della revisione della L.164/82 richiesta al Ministro di Grazia e Giustizia di una circolare che renda omogenea in tutti i tribunali della nazione la procedura di applicazione della L. 164/82 attuale.

2) Garanzia del diritto alla salute:

1) si richiede la revisione dei prontuari terapeutici per permettere l’assunzione di ormoni dietro prescrizione del SSN nonché la fornitura gratuita delle terapie ormonali, come già accade in alcune regioni italiane;

2) è necessario istituire una rete di centri medici specializzati del SSN distribuiti in maniera omogenea sul territorio nazionale, al fine di garantire a tutte le persone transgender la possibilità di accesso alle terapie,in collaborazione costante e concorde con le associazioni Transgender;

3) i trattamenti per la modificazione dei caratteri secondari non modificabili con una terapia ormonale (rimozione della barba, mastoplastica etc.) devono essere a carico del SSN al pari dei trattamenti di RCS;

4) la persona transgender deve essere tutelata durante la sua permanenza all’interno delle strutture e dei reparti ospedalieri, garantendo il rispetto della sua condizione da parte del personale e da parte degli altri soggetti residenti in reparto.

3) Difesa dei diritti e pari opportunità

1) ufficializzazione della condizione transgender come condizione dell’individuo non patologica e con pienezza di tutti i diritti della persona, che richiede, quando necessario, l’accesso a sistemi di cura ormonale e/o chirurgica allo scopo di restituire alla persona le sue condizioni ottimali di percezione di salute indipendentemente dalla sua condizione sanitaria;

2) riforma della legislazione sulle pari opportunità con l’introduzione delle differenze di orientamento sessuale e di genere fra le possibili cause di discriminazione, procedendo alla legge di applicazione della Direttiva Europea 54/2006, che comprende anche le persone transgender.

4) Sensibilizzazione

1) azioni di riconoscimento per tutte le persone transgender che hanno subito, prima della L.164/82, violenza, carcere, prigione, confino e altre gravi forme di discriminazione da parte dello Stato a causa della loro condizione di transgender ed eventuale risarcimento per i danni fisici e psichici subiti a causa delle persecuzioni;

2) campagne informative e di sensibilizzazione rivolte al pubblico e alle istituzioni sulle tematiche dell’identità di genere e sulle condizioni, spesso precarie e difficili, delle persone trans, con l’obiettivo di ridurre i comportamenti discriminatori in tutti i momenti della vita quotidiana (scuola, lavoro, vita sociale etc.);

3) sostegno alle associazioni e ai gruppi che si impegnano pubblicamente in azioni antidiscriminatorie, informative e di tutela dei diritti delle persone trans gender

4) discussione del DDL sulla prostituzione proposto dal Ministro delle Pari Opportunità, affinchè ci sia la tutela, e non la persecuzione delle persone Trans che scelgono di prostituirsi, in casa o in luoghi pubblici stabiliti.

Tutela delle vittime di tratta per lo sfruttamento sessuale.

5) Lavoro

1) il diritto al lavoro per le persone transgender deve essere attuato in ogni settore, debellando qualsiasi forma di mobbing e di ostracismo;

2) è necessario istituire progetti di inserimento specifici per le persone transgender in condizioni di precarietà lavorativa o a rischio di disoccupazione;

3) tutela sul lavoro della persona transgender che intraprende il percorso di transizione.
.
.

STATUTO

.
STATUTO
Coordinamento TRANS “SYLVIA RIVERA”

Art. 1 - Costituzione

1) E’ costituita l’Associazione denominata ”Coordinamento Trans Sylvia Rivera”( da qui in poi denominata Coordinamento) con sede in Bologna, via Polese n° 15. Eventuali future variazioni d’indirizzo non saranno da intendere come variazioni statutarie. Per ragioni funzionali potranno essere individuate una o più sedi operative diverse dalla sede legale.
2) I contenuti e la struttura dell’organizzazione sono democratici. Il Coordinamento non ha scopi di lucro ed opera sulla base dei principi costituzionali ed in conformità con la legislazione europea, nazionale. Il Coordinamento E’ apartitico, aconfessionale, antitotalitario, e antirazzista, antisessista e antifascista.
3) Il Coordinamento nasce dall’esperienza delle Associazioni e dei Circoli Trans italiani più rappresentativi, e da singole/i persone impegnate attivamente nella difesa e nella tutela delle persone Trans.

Art. 2 – Scopi e finalità

Il Coordinamento ha come scopi e finalità:

coordinare le associazioni ed i circoli transessuali e transgender, operanti nel territorio italiano nonche’ tutte quelle persone che intendono sostenere lo spirito e le iniziative del Coordinamento stesso;

progettare, promuovere, realizzare iniziative politiche, sociali, giuridiche, culturali, di spettacolo e di intrattenimento, prevalentemente sul tema dei diritti delle persone transessuali e transgender, della loro identità e dignità, come singoli e come comunità, e operare per il superamento di ogni forma di pregiudizio e discriminazione fondati sull’identità di genere, anche attraverso il ricorso in giudizio;

instaurare rapporti di confronto e collaborazione con gli organismi istituzionali di livello locale, regionale , nazionale, europeo ed internazionale;

sviluppare i rapporti con le altre realtà GLBT italiane, europee ed internazionali su progetti e temi sui quali il Coordinamento deciderà di lavorare;

promuovere, realizzare, gestire iniziative, strutture, servizi volti a migliorare le condizioni di vita delle persone transessuali e transgeder e a soddisfare bisogni ed esigenze loro specifiche.

Art. 3 – Attività

In relazione agli scopi e alle finalità prefissati il Coordinamento può, direttamente o in collegamento con altri soggetti privati e pubblici, progettare e realizzare:

a) iniziative e manifestazioni pubbliche di rilievo locale, regionale, nazionale od internazionale;

b) incontri e confronti con altre associazioni, partiti, organizzazioni sindacali, organismi istituzionali locali, nazionali e internazionali;

c) seminari, convegni, conferenze, dibattiti ed ogni altra iniziativa di natura politica, culturale, sociale, gestiti direttamente o in collaborazione con altri soggetti privati e pubblici;

d) iniziative di informazione, formazione e aggiornamento sui temi connessi agli scopi e finalità del Coordinamento rivolte ai media, alle scuole di ogni ordine e grado, alle università, al personale delle stesse, agli enti di formazione, alle istituzioni ed agli enti locali, nonche’ alle singole categorie professionali;

e) strutture di servizio e di aiuto rivolte alla comunità e alle singole persone trans;

f) iniziative a sostegno di persone trans immigrate in particolare per quelle persone che provengono da paesi, dove la condizione legata all’identità di genere è motivo di persecuzione, sia fisica che morale.

g) iniziative di natura immobiliare volte a dare una sede allo stesso Coordinamento nonche’ ai vari servizi promossi dallo stesso;

h) attività di spettacolo ed intrattenimento consoni agli scopi e alle finalità del Coordinamento;

i) iniziative di autofinanziamento e reperimento fondi anche attraverso il ricorso a finanziamenti promossi sia dagli enti pubblici che da enti e organismi privati, sia nazionali che internazionali.

Art. 4 – Organi sociali

Sono organi del Coordinamento:

a) l’Assemblea delle/degli iscritte/i

b) il Consiglio Direttivo

c) il/la Coordinatore/trice (presidente)

d) il/la Vice-Presidente

e) il/la Segretario/a (tesoriere)

Le cariche hanno la durata di due anni. E’ prevista la rieleggibilità per un massimo di tre mandati.
Il Coordinamento può dotarsi di uno o più portavoce e di soci/e ad honorem nel caso in cui il Consiglio direttivo a maggioranza o l’Assemblea dei soci con la maggioranza del 51% dei voti lo decida utile per il raggiungimento delle proprie finalita’. I portavoce/i, qualora non sia/no stati scelti/e tra persone già soci/e del Coordinamento, e soci/e ad honorem, non esercitano diritto di voto e potranno essere nominati con il 66,6% dei voti dell’assemblea dei soci.

Art. 5 – Iscritte/i

Possono essere iscritte/i al Coordinamento:

a) le istituzioni e le organizzazioni transessuali e transgender senza scopo di lucro.

b) le istituzioni e le organizzazioni LGBT e non senza scopo di lucro che condividano scopi e finalità del Coordinamento e offrano disponibilità all’organizzazione delle attività previste.

c) Le singole associazioni, avranno diritto a un rappresentante nel Consiglio Direttivo che le Associazioni stesse indicheranno( indicando anche una/un sostituto).

L’Assemblea degli iscritti eleggerà i rimanenti Consiglieri del Direttivo, in quota ad un terzo da quello già formato dai delegati delle Associazioni.
Ne gli iscritti ne le associazioni e Istituzioni da loro rappresentati possono utilizzare il nome, il logo od ogni altro riferimento al Coordinamento per proprie iniziative senza una esplicita autorizzazione da parte del Consiglio direttivo che ne è legittimo proprietario.

Art. 6 – Modalità di adesione

Associazioni: Per iscriversi al Coordinamento è necessario presentare domanda sottoscritta dal legale rappresentante dell’organizzazione richiedente che contenga:

a) tutti i dati dell’organizzazione(denominazione o ragione sociale, indirizzo sede, telefono);

b) il nome della persona legittimamente delegata con i relativi dati e un/una supplente che interviene in caso di impedimento del/la delegato/a;

c) dichiarazione di accettazione del presente Statuto.

Singole/i Iscritte/i: Per iscriversi al Coordinamento è necessario presentare domanda che contenga:

a) tutti i dati del richiedente e le eventuali motivazioni.

b) dichiarazione di accettazione del presente statuto.

Il Consiglio direttivo decide a maggioranza semplice l’adesione dei richiedenti o l’eventuale esclusione. In quest’ultimo caso l’interessato/a potrà presentare ricorso sul quale si pronuncerà in via definitiva l’Assemblea nella sua prima convocazione successiva.
I soci e le organizzazioni sono tenuti al pagamento della quota sociale annuale deliberata dal Consiglio direttivo. A tutti i soci e le organizzazioni in regola con il versamento della quota sociale, sono riconosciuti i diritti di elettorato attivo e passivo in modo eguale, nonche’ la partecipazione a tutti i momenti della vita associativa.
Tutte le prestazioni fornite dai soci/e sono a titolo gratuito.

Art. 7 – Assemblea soci/e

L’Assemblea e’ costituita da tutti/e i/le soci/e del Coordinamento e le organizzazioni e viene convocata in via ordinaria almeno una volta l’anno. Le Assemblee, ordinarie e straordinarie, possono essere convocate per posta, per via telematica o a mezzo fax.
Ogni Assemblea nomina un suo presidente, che la presiederà, ed effettua la verifica dei poteri all’apertura dei lavori.
L’Assemblea viene convocata dal/lla Coordinatore/trice. La convocazione puo’ avvenire anche su richiesta di almeno un terzo dei soci/e; in tal caso il/la Coordinatore/trice deve provvedere alla convocazione entro 15 giorni dal ricevimento della richiesta e l’Assemblea deve essere tenuta entro 60 giorni dalla richiesta.
L’Assemblea e’ idonea a deliberare quando sia stata regolarmente convocata e in prima convocazione siano presenti rappresentanti di almeno la metà piu’uno dei soci aventi diritto di voto. Trascorse dodici ore da quella fissata per la prima convocazione, l’Assemblea si intende riunita in seconda convocazione e idonea a deliberare qualunque sia il numero dei rappresentati dei soci aventi diritto di voto.
Ogni socio può farsi rappresentare per delega scritta da un altro socio. Ogni socio può ricevere non piu’ di una delega.

L’Assemblea ha i seguenti compiti:

a) eleggere i membri del Consiglio direttivo in quota ad un terzo di quelli indicati e rappresentanti dalle singole Associazioni, nonche’ esaminare e votare la sfiducia nei confronti di singoli membri del direttivo in carica nominandone i/le sostituti/e;

b) approvare il programma di indirizzo al Consiglio direttivo per le attivita’ ordinarie e straordinarie;

c) approvare i bilanci preventivi e consultivi;

d) approvare i regolamenti interni e tutti gli atti di programmazione e indirizzo necessari alla vita dell’associazione per la realizzazione delle finalita’ del Coordinamento;

e) di ogni Assemblea viene redatto un verbale a cura del Segretario o in sua assenza da persona incaricata dal presidente dell’Assemblea. Il verbale firmato dal presidente dell’Assemblea e da chi lo ha redatto viene conservato agli atti del Coordinamento e ogni socio puo’ prenderne visione.

Art. 8 – Consiglio direttivo

Il Consiglio direttivo e’ eletto dall’Assemblea nella quota di un terzo di quelli indicati e rappresentanti dalle singole Associazioni del Coordinamento ed e’ composto, sempre in numero dispari, da un minimo di 5 membri, fra i quali il/la Coordinatore/trice.

Si riunisce, su convocazione del/la Coordinatore/trice o in sua assenza impedimento del segretario/a, almeno quattro volte all’anno e tutte le volte che lo ritenga necessario il/la Coordinatore/trice o almeno un terzo dei suoi membri. In tale ultima ipotesi la riunione deve avvenire entro venti giorni dal ricevimento della richiesta.
Le riunioni del Consiglio direttivo sono valide purche’ sia presente la maggioranza dei suoi componenti. Le deliberazioni sono prese a maggioranza dei votanti.

Il Consiglio direttivo ha i seguenti compiti:

a) eleggere, a maggioranza semplice, il/la Coordinatore/trice e il/la segretario/a;

b) ha ogni potere sull’amministrazione ordinaria e straordinaria dell’associazione;

c) delibera sulla stipula di contratti e accordi di ogni natura e genere che vincolino il Coordinamento e decide su azioni legali e giudiziarie a tutela degli interessi e dell’immagine dell’associazione stessa;

d) approva, sovrintende e realizza le attività indicate dall’Assemblea dei soci e dal consiglio stesso utili per perseguimento degli scopi e delle finalità propri dell’associazione;

e) esamina e delibera su tutti i preventivi di spesa e sulle iniziative di autofinanziamento e ogni altro tipo di entrata, stabilisce l’ammontare delle quote sociali annuali e sui contributi a carico degli aderenti;

f) accoglie o rigetta le domande degli aspiranti aderenti;

g) esamina i bilanci da presentare all’Assemblea dei soci e ne decide le forme di pubblicizzazione;

h) approva le proposte di revisione dello Statuto da presentare all’Assemblea, le proposte in merito allo scioglimento del Coordinamento ed ogni altro regolamento, documento ed atto necessario alla vita della stessa associazione;

i) esamina e decide sulle proposte di sfiducia e revoca, presentate da almeno due terzi dei membri del Consiglio, nei confronti di Coordinatore/trice, segretario/a, tesoriere/a.

L’assenza anche non giustificata a tre riunioni comporta la decadenza dalla carica di membro del Consiglio direttivo.

Art. 9 – Il/la Coordinatore/trice (presidente)

Il/la Coordinatore/trice, che è anche Coordinatore/trice del Consiglio direttivo, è eletto/a dal direttivo a maggioranza semplice,nominato, a turno, in seno a ciascuna organizzazione aderente, in modo da assicurare la rotazione della carica in capo a ciascuna organizzazione aderente e\o singole persone aderenti tra i Consiglieri eletti in Assemblea degli iscritti.

Ha la rappresentanza legale attiva e passiva dell’organizzazione di fronte a terzi e in caso di
giudizio.
Cessa dalla carica secondo quanto stabilito all’art. 4 o in caso di revoca da parte del Consiglio direttivo. Qualora sia stato nominato/a a seguito di revoca del/della Coordinatore/trice precedente cessa di essere in carica con la scadenza prevista per il direttivo.
Opera secondo le indicazioni del Consiglio direttivo e svolge funzioni di rappresentanza pubblica solo nei limiti che il direttivo determina. In caso di decisioni urgenti è tenuto/a a consultare telefonicamente almeno un terzo dei componenti il Consiglio direttivo.
In caso di necessità e urgenza può delegare le proprie funzioni e compiti ad altro componente del Consiglio direttivo.
Per la gestione di specifica attività o progetti il/la Coordinatore/trice può, sentito il parere favorevole del Consiglio, individuare collaboratori anche al di fuori dei soci dell’associazione. Nel caso in cui la collaborazione preveda una retribuzione giustificata di un rimborso spese il parere del Consiglio e’ vincolante, anche sull’ammontare degli stessi. I collaboratori possono essere invitati a partecipare, senza diritto di voto, alle riunioni del Consiglio e dell’Assemblea.

Art. 10 – Il/la Vice-Presidente

Eletto/a dal Consiglio direttivo, redige i verbali delle Assemblee e dei Consigli direttivi. Cura l’archiviazione degli stessi e di tutti gli atti e documenti dell’associazione.
Sostituisce il/la Coordinatore/trice tutte le volte che questo/a glielo richieda o nei casi di sua assenza, impedimento o cessazione. In queste circostanze valgono le stesse regole e criteri fissati per il/la Coordinatore/trice.
Cessa dalla carica secondo l’art. 4 o in caso di sfiducia e revoca da parte del Consiglio direttivo. Se nominato successivamente all’insediamento del direttivo decade comunque dalla carica con la scadenza prevista per il Consiglio.

E’ responsabile dei rapporti e delle attività dei volontari i, dei collaboratori ed è a capo dell’eventuale personale.

Art.11 – Il/la Segretario/a (tesoriere)

Eletto/a dal Consiglio direttivo, svolge le funzioni di tesoreria, secondo le
indicazioni del Consiglio ed in collaborazione con il/la Coordinatore/trice.

Segue tutti i rapporti di natura economica, gestisce la contabilità, le pratiche
fiscali e tributarie e propone al Consiglio iniziative di autofinanziamento.

E’ responsabile della tenuta dei libri e della documentazione contabile, redige
i bilanci e li rende pubblici secondo le decisioni del Consiglio.

Svolge le funzioni di tesoreria, secondo le indicazioni del Consiglio ed in
collaborazione con il Coordinatore/trice. Segue tutti i rapporti di natura
economica, gestisce la contabilità, le pratiche fiscali e tributarie e propone al
Consiglio iniziative di autofinanziamento. E’ responsabile della tenuta dei libri
e della documentazione contabile, redige i bilanci e li rende pubblici secondo
le decisioni del Consiglio.

Art. 12 – Gratuità delle cariche

Tutte le cariche sociali sono gratuite.
Possono essere effettuati rimborsi spese da parte del segretario/a solo previa documentazione dettagliata e a seguito di approvazione del Consiglio direttivo.

Art. 13 – Risorse economiche

Il Coordinamento trae le risorse economiche per il funzionamento e lo svolgimento delle proprie attività da:

a) quote associative e contributi degli aderenti;

b) contributi e donazioni da parte di privati;

c) contributi ed erogazioni da parte dello Stato, da istituzioni e organizzazioni pubbliche e private, nazionali e internazionali;

d) donazioni e lasciti testamentari;

e) rimborsi derivanti da convenzioni e collaborazioni;

f) entrate derivanti da iniziative di raccolta fondi gestite direttamente o tramite accordi con privati, da attività commerciali e produttive marginali;

g) rendite da beni mobili o immobili.

Art. 14 – Quota sociale

La quota sociale a carico dei soci è stabilita annualmente dal Consiglio direttivo, in quota differente tra le Associazioni aderenti e le/gli iscritte/i.
Essa è annuale, non e’ frazionabile ne e’ restituibile in caso di recesso o di perdita della qualità di socio.
Gli scritti non in regola con il pagamento della quota sociale non possono essere elettori/trici nel corso delle Assemblee e non possono essere eletti/e alle cariche sociali.
Gli iscritti, sia associazione che singoli, avranno diritto di voto, dopo 6 mesi dall’approvazione del consiglio direttivo.

Art. 15 – Bilanci

Ogni annoi devono essere redatti, a cura del segretario tesoriere/a ed approvati dal consiglio direttivo, i bilanci preventivo e consuntivo da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea che deciderà a maggioranza dei presenti.

Dal bilancio consuntivo devono risultare tra l’altro i beni, i contributi, le donazioni e i lasciti ricevuti. Il bilancio deve coincidere con l’anno solare.
I bilanci sono pubblici. Le forme di pubblicazione sono decise dal Consiglio direttivo.

Art. 16 – Scioglimento del Coordinamento

Lo scioglimento del Coordinamento è deliberato dall’Assemblea dei 2/3 degli iscritti su proposta del Consiglio direttivo. L’Assemblea stessa provvederà anche alla nomina di uno o piu’ liquidatori.
In caso di scioglimento i beni, dopo la liquidazione, saranno devoluti ad altra organizzazione o istituzione senza scopo di lucro avente scopi e finalità uguali o simili.
La liquidazione delle attività e la devoluzione dei beni è regolata dal Consiglio direttivo le cui decisioni saranno votate a maggioranza dei membri del direttivo.

Art. 17 – Modifiche allo Statuto

Le proposte di modifica allo statuto possono essere presentate all’Assemblea da uno degli organi statutari o da almeno 1/5 dei soci. Le relative deliberazioni sono approvate dall’Assemblea in seduta ordinaria o straordinaria con il voto favorevole dei 2/3 dei presenti.

Approvato all’unanimità dall’Assemblea costituente svoltasi il 25/01/09 presso la sede del Circolo Pink, via Scrimiari 7 in Verona
.



.

Gallery


Pagina in costruzione







.
.






.
.

AUDIO-VIDEO




Roma, 17 marzo 2009

Conferenza stampa di presentazione
del Coordinamento Trans Sylvia Rivera


Interventi di:

Marcella Di Folco
Regina Satariano
Leyla Daianis
Fabianna Tozzi
Valerie Taccarelli
Sen. Manuela Granaiola (PD)
Sen. Marco Perduca (PD - Radicali)

Audio integrale



Roma, 13 giugno 2007

Conferenza stampa
del Coordinamento Transessuali Sylvia Rivera


Interventi di:
Cristian Ballarin
Marcella Di Folco
Fabianna Tozzi
Leila Daianis
On. Vladimir Luxuria (PRC)
On. Donatella Poretti (LA ROSA NEL PUGNO)
Federica Pezzoli

Audio integrale



Comitato di redazione del Sito del Coordinamento Trans Sylvia Rivera







email redazione:
redazionecoordinamentotrans@gmail.com
.
.