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1) Revisione della Legge 164/82 sul cambiamento di sesso:
1) la legge deve consentire la modifica dei dati anagrafici anche ai soggetti che non effettuano la riattribuzione chirurgica del sesso (RCS).
2) riduzione significativa dei costi delle procedure medico-legali.
1) bis
In attesa della revisione della L.164/82 richiesta al Ministro di Grazia e Giustizia di una circolare che renda omogenea in tutti i tribunali della nazione la procedura di applicazione della L. 164/82 attuale.
2) Garanzia del diritto alla salute:
1) si richiede la revisione dei prontuari terapeutici per permettere l’assunzione di ormoni dietro prescrizione del SSN nonché la fornitura gratuita delle terapie ormonali, come già accade in alcune regioni italiane;
2) è necessario istituire una rete di centri medici specializzati del SSN distribuiti in maniera omogenea sul territorio nazionale, al fine di garantire a tutte le persone transgender la possibilità di accesso alle terapie,in collaborazione costante e concorde con le associazioni Transgender;
3) i trattamenti per la modificazione dei caratteri secondari non modificabili con una terapia ormonale (rimozione della barba, mastoplastica etc.) devono essere a carico del SSN al pari dei trattamenti di RCS;
4) la persona transgender deve essere tutelata durante la sua permanenza all’interno delle strutture e dei reparti ospedalieri, garantendo il rispetto della sua condizione da parte del personale e da parte degli altri soggetti residenti in reparto.
3) Difesa dei diritti e pari opportunità
1) ufficializzazione della condizione transgender come condizione dell’individuo non patologica e con pienezza di tutti i diritti della persona, che richiede, quando necessario, l’accesso a sistemi di cura ormonale e/o chirurgica allo scopo di restituire alla persona le sue condizioni ottimali di percezione di salute indipendentemente dalla sua condizione sanitaria;
2) riforma della legislazione sulle pari opportunità con l’introduzione delle differenze di orientamento sessuale e di genere fra le possibili cause di discriminazione, procedendo alla legge di applicazione della Direttiva Europea 54/2006, che comprende anche le persone transgender.
4) Sensibilizzazione
1) azioni di riconoscimento per tutte le persone transgender che hanno subito, prima della L.164/82, violenza, carcere, prigione, confino e altre gravi forme di discriminazione da parte dello Stato a causa della loro condizione di transgender ed eventuale risarcimento per i danni fisici e psichici subiti a causa delle persecuzioni;
2) campagne informative e di sensibilizzazione rivolte al pubblico e alle istituzioni sulle tematiche dell’identità di genere e sulle condizioni, spesso precarie e difficili, delle persone trans, con l’obiettivo di ridurre i comportamenti discriminatori in tutti i momenti della vita quotidiana (scuola, lavoro, vita sociale etc.);
3) sostegno alle associazioni e ai gruppi che si impegnano pubblicamente in azioni antidiscriminatorie, informative e di tutela dei diritti delle persone trans gender
4) discussione del DDL sulla prostituzione proposto dal Ministro delle Pari Opportunità, affinchè ci sia la tutela, e non la persecuzione delle persone Trans che scelgono di prostituirsi, in casa o in luoghi pubblici stabiliti.
Tutela delle vittime di tratta per lo sfruttamento sessuale.
5) Lavoro
1) il diritto al lavoro per le persone transgender deve essere attuato in ogni settore, debellando qualsiasi forma di mobbing e di ostracismo;
2) è necessario istituire progetti di inserimento specifici per le persone transgender in condizioni di precarietà lavorativa o a rischio di disoccupazione;
3) tutela sul lavoro della persona transgender che intraprende il percorso di transizione.
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mercoledì 16 dicembre 2009
Piattaforma per i diritti delle persone Transgender
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